L’abuso edilizio consiste nel costruisce un’opera senza aver prima richiesto le autorizzazioni necessarie per poterlo fare.

In base al tipo di costruzione edile, per intraprendere dei lavori, è necessario avanzare un’istanza, che può essere il Permesso di Costruire, la SCIA o la CILA. Se tali pratiche non si presentano, si incorre in un abuso edilizio, che può avere effetti in campo amministrativo (multa) o penale (essere arrestati). In presenza di abuso edilizio, inoltre, può succedere di dover demolire la costruzione per ripristinare lo stato dei luoghi.

La procedura di abuso edilizio si concretizza principalmente con l’avvio di un illecito amministrativo che, quando consentito, può essere sanato con un procedimento chiamato sanatoria che permette di poter rendere “regolare” l’immobile costruito pagando una multa. Il proprietario dell’immobile, quindi, avrà la possibilità di metterlo in regola anche se precedentemente costruito illegalmente.

Presupposto per accedere alla procedura della sanatoria è l’immobile non violi le norme urbanistiche. Nel caso in cui invece siano presenti illeciti dal punto di vista progettuale e esecutivo, sarà obbligatorio demolire la costruzione.

La valutazione dell’ammissibilità alla sanatoria dovrà essere effettuata da un professionista che, analizzando l’immobile, dovrà compilare una relazione con la quale si riferirà la regolarità del fabbricato in merito alle norme urbanistiche. Al professionista, indipendentemente dall’esito della valutazione, dovrà essere pagata una parcella.

Per la sanatoria sarà poi indispensabile pagare la multa amministrativa che regolarizza l’illecito:

  • 333 euro, per gli interventi per i quali occorreva la CILA, ma questa è stata inviata tardiva a lavoro già in corso;
  • 516 euro, per gli interventi per i quali occorreva la SCIA, ma anche in questo caso è stata inviata a opera iniziata;
  • 1.000 euro, nel caso in cui il proprietario abbia presentato la CILA o la SCIA a lavori ormai ultimati.