Fonte: www.minnititorella.it

L’architettura bioclimatica sembra segnare il futuro delle costruzioni, ma cos’è e come può rappresentare un’opportunità per il settore dell’edilizia?

Per architettura “bioclimatica” si intende una progettazione che coinvolga tutto ciò che l’uomo è in grado di sfruttare in maniera “gratuita” o quasi, in ciò che ci circonda, mettendoci un po’ di razionalità ed ingegno. In altre parole oggi potremmo asserire che progettare bioclimatico significa utilizzare la natura come fonte di energia, luce, e la tecnologia innovativa come strumento per ottimizzare i rendimenti della macchina “casa” (Marco Piana, “Architettura Bioclimatica”).

L’architettura bioclimatica usa gli elementi naturali del sito (il sole, il vento, l’acqua, il terreno e la vegetazione) per realizzare edifici termicamente efficienti in grado di soddisfare i requisiti di comfort termico, indipendentemente dall’uso di impianti di climatizzazione.L’approccio bioclimatico è legato al principio di autosufficienza e alla consapevolezza che i principali fenomeni che influiscono negativamente sull’ambiente sono causati dal consumo di grandi quantità di energia non rinnovabile. L’edilizia è un settore altamente inquinante poiché gran parte delle emissioni dei gas e di CO2 proviene proprio dagli impianti di climatizzazione e di riscaldamento. L’idea di base nel costruire un edificio è, quindi, di ottenere un involucro tanto efficiente da riuscire a garantire le condizioni di comfort ambientale conservando all’interno dell’edificio tutti i guadagni termici gratuiti disponibili.

L’architettura bioclimatica poggia su cinque principi base:

  1. Ottimizzazione delle risorse e dei materiali, con utilizzo di matariali recuperati, riciclati, riutilizzati
  2. Diminuzione dei residui e delle emissioni nell’ambiente perché non si generino residui di nessun tipo nel montaggio e nello smontaggio
  3. Diminuzione del consumo energetico e uso di energia rinnovabile in quanto i materiali sono stati scelti per il loro basso consumo energetico
  4. Miglioramento della qualità di vita e della salute umana perché non sono utilizzati materiali con emissioni tossiche per l’uomo, per gli animali e per l’ambiente
  5. Riduzione del prezzo di costruzione e manutenzione dell’edificio.

 L’architettura bioclimatica, pertanto, si inserisce appieno nel filone della green economy, che a sua volta rappresenta uno dei campi che in futuro rappresenterà una sfida, ma anche una grande occasione di nuovi interventi, per nuove costruzioni, ristrutturazioni e riqualificazioni, nel settore dell’edilizia, in particolare italiana, vista la nostra vocazione turistica e l’esigenza salvaguardia del territorio.