Un gruppo di ricercatori della Facoltà di Scienze dell’Università di Tokyo dell’Università di Tokyo ha recentemente annunciato di aver brevettato tecnologia in grado di accumulare energia termica per un lungo periodo e di rilasciarla in modo graduale grazie a una leggera pressione. La tecnologia in questione è stata denominata “Heat-storage ceramic”, ceramica ad accumulo di calore. La possibilità di trattenere energia termica è una peculiarità di molti materiali, ma la caratteristica di questa particolare ceramica è che può immagazzinarla a lungo e rilasciarla a richiesta, proprio come una batteria. Basterà una leggera pressione su ciascun blocco per far dar luogo al rilascio di energia. Oltre all’applicazione diretta di calore, l’energia termica può essere memorizzata facendo passare una corrente elettrica attraverso il materiale o irradiazione con la luce, consentendo l’assorbimento ripetuto e il rilascio di energia termica da una varietà di metodi.

Il materiale composto da atomi di titanio ed ossigeno potrebbe essere utilizzato, secondo gli studiosi, sia nei sistemi di produzione di energia solare sia per un uso efficiente dell’energia nei processi industriali essendo le capacità termiche sono notevoli(circa  230 kJ/L). Basso l’impatto sul piano ecologico. Il componente di base di che compone questa ceramica (lo Stripe-tipo-lambda-trititanium-pentoxide), infatti, è un semplice ossido di titanio, costituito da numerosi elementi e rispettoso dell’ambiente poiché totalmente naturale. Per le sue caratteristiche, il nuovo materiale ceramico dovrebbe essere un possibile candidato per l’impiego in sistemi di generazione di calore solari, in cui i paesi europei stanno investendo ingenti risorse. Lo stesso materiale può essere utilizzato anche per dispositivi elettronici avanzati, quali fogli sensibili alla pressione, cuscinetti termici riutilizzabili, sensori di conducibilità sensibili alla pressione, resistenze tipo resistance random access memory  (ReRAM), e apparecchi con memoria ottica.