E’ stato sottoscritto un accordo tra INPS e Agenzia delle Entrate per realizzare controlli incrociati e adottare strumenti contro le false compensazioni aziendali fra crediti e debiti che le aziende utilizzano per risultare in regola con i contributi e ottenere il documento unico di regolarità contributiva.
I nuovi controlli assumono un ruolo fondamentale in vista della semplificazione del DURC online, da luglio 2015 rilasciato in tempo reale, con validità di 120 giorni (90 nel caso di lavori edilizi privati). L’intesa è stata firmata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi e dal presidente INPS Tito Boeri.
Il protocollo prevede l’attivazione di una serie di strumenti che consentono di sincronizzare le banche dati di INPS e Agenzia delle Entrate, rafforzando la collaborazione fra fiscalità e previdenza per contrastare il fenomeno delle false compensazioni.Le compensazioni fiscali fra crediti e debiti nei confronti della pubblica amministrazione sono uno strumento che ha acquisito crescente importanza negli ultimi anni per le imprese, soprattutto per far fronte al ritardo dei pagamenti della PA (utilizzando cioè le somme dovute dalle PAL in compensazione per pagare tasse o contributi). Nell’applicazione di questo meccanismo, tuttavia, esistono paletti precisi, fissati dalle diverse norme che si sono succedute, spesso aggirati: compensazioni indebite connesse al pagamento di somme iscritte a ruolo, compensazioni di crediti inesistenti.
Per evitare questi comportamenti illeciti, l’Agenzia delle Entrate si è dotata di un sistema di monitoraggio delle compensazioni, che si potenzierà grazie al protocollo d’intesa sottoscritto insieme all’INPS.
Il protocollo prevede, oltre all’incrocio di banche dati, il rafforzamento delle forme di comunicazione e l’istituzione di un tavolo tecnico bilaterale di coordinamento, composto da funzionari dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, per definire i dettagli per lo scambio di informazioni. Ulteriori gruppi di lavoro a livello regionale renderanno l’azione operativa più efficiente sul territorio, ricorrendo anche a specifiche metodologie di controllo condivise ed elenchi di aziende da sottoporre ad accessi, realizzati in maniera coordinata e congiunta.