Le piscine possono essere di svariate tipologie e dimensioni, riscaldate o meno. Le piscine aperte al pubblico, inoltre, richiedono specifici accorgimenti strutturali e tecnologici per offrire adeguate condizioni igieniche dell’acqua, degli spazi e delle superfici di accesso.
Ai fini del rispetto del parametro dell’igiene tutte le piscine devono essere dotate obbligatoriamente di impianti di filtraggio dell’acqua che, unitamente all’uso di specifici prodotti chimici (es. il cloro), permettono di mantenere adeguati livelli di trasparenza e salubrità dell’acqua

I fini igienico-sanitari consentono di classificare le piscine in base a:

  1. destinazione
  2. caratteristiche ambientali e strutturali
  3. utilizzazione

In base alla destinazione le piscine si distinguono in piscine di proprietà

  • pubblica
  • privata e
  • destinate all’utenza pubblica (piscine ad uso collettivo inserite in strutture adibite in via principale ad altre attività, piscine destinate esclusivamente agli abitanti di un condominio e ai loro ospiti ecc).

In base alle caratteristiche ambientali e strutturali le piscine si distinguono in:

  • scoperte, ovvero senza strutture chiuse permanenti;
  • coperte da strutture chiuse permanenti;
  • di tipo misto, uno o più bacini scoperti e coperti utilizzabili anche contemporaneamente;
  • di tipo convertibile, uno o più bacini nei quali gli spazi destinati alle attività possono essere aperti o chiusi sulla base delle condizioni atmosferiche.

Ai fini dell’utilizzo, ogni tipologia di piscina può essere:

  • per nuotatori o di addestramento al nuoto
  • per tuffi ed attività subacquee
  • ricreativa, idonea per gioco e balneazione;
  • per bambini (profondità 60 cm)
  • polifunzionale, che consente contemporaneamente attività e/o usi diversi
  • ricreativa attrezzata con accessori quali acquascivoli, sistemi di creazione onde, ecc.
  • per usi riabilitativi e rieducativi, sotto controllo sanitario specialistico
  • per usi curativi e termali, sotto controllo sanitario specialistico.

Normative di riferimento piscine private

Per la progettazione, realizzazione e il successivo collaudo delle strutture e degli impianti delle piscine private è possibile fare riferimento alle seguenti norme:

  • UNI EN 16582-1 – Piscine domestiche – Parte 1: Requisiti generali inclusi i metodi di sicurezza e di prova
  • UNI EN 16582-2 – Piscine domestiche – Parte 2: Requisiti specifici inclusi i metodi di sicurezza e di prova per piscine interrate
  • UNI EN 16582-3 – Piscine domestiche – Parte 3: Requisiti specifici inclusi i metodi di sicurezza e di prova per piscine fuori terra.

La prima norma specifica i requisiti generali di sicurezza e di qualità e i metodi di prova per tutte le piscine domestiche. Tali requisiti e metodi di prova sono applicabili alle strutture di piscine interrate, fuori terra o incassate, inclusa la loro installazione e i mezzi di accesso.

La seconda definisce i requisiti specifici di sicurezza e di qualità e i metodi di prova per le piscine domestiche parzialmente o completamente interrate in aggiunta ai requisiti generali definiti nella UNI EN 16582-1 e deve essere letta congiuntamente ad essa.

Infine la terza norma specifica i requisiti di sicurezza e di qualità e i metodi di prova per le piscine domestiche fuori terra in aggiunta ai requisiti generali definiti nella UNI EN 16582-1. 

Come messo in evidenza dalle norme UNI generalmente le piscine domestiche si suddividono in base alla loro installazione: piscina fuori terra o interrata.
Per ognuna di queste tipologie vanno presi opportuni accorgimenti costruttivi e utilizzati materiali adeguati alla collocazione.