E’ fissata al 19 gennaio 2017 la data di scadenza del Programma Horizon 2020 entro la quale le PMI del settore edile potranno inviare proposte progettuali per lo sviluppo di tecnologie in grado di sostenere la crescita del mercato edilizio nel settore “Near Zero Energy Building”, ossia gli edifici costruiti con tecniche di efficienza energetica capaci di abbattere il consumo per elettricità e calore. La Commissione UE ha stanziato, per 2017, nuove risorse per la ricerca in questo settore, che rappresenta circa il 7% dell’economia UE e ben 11,5 milioni di posti di lavoro. Il bando prevede che ogni singolo progetto sia finanziati al 70% e deveo essere proposti da almeno tre soggetti diversi.Tra i fondi Horizon 2020 allocati al pilastro “Industrial Leadership”, e, in particolare, al sottoprogramma “Nanotechnologies, Advanced materials, Biotechnology and Advanced Manufactoring and Processing”, c’è uno specifico filone dedicato all’edilizia collegata agli obiettivi UE di efficientamento energetico.

La Commissione europea pone particolare attenzione all’edilizia (residenziale e non) e lo considera il primo settore tra quelli collegati alla costruzione complessivamente intesa, costituendone l’85% e rappresentando, con ciò, circa il 7% dell’economia UE di tipo non finanziario e circa 12 milioni di posti di lavoro.

Inoltre, il settore delle costruzioni può svolgere un ruolo cruciale per le politiche ambientali ed energetiche comunitarie. Tra le cause di emissione di gas serra, infatti, gli edifici pesano per il 36%, con la conseguenza che il settore edilizio può contribuire in maniera fondamentale all’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica.