Nel momento in cui si decide di ristrutturare la propria abitazione principale, è possibile richiedere alle banche un prestito, in particolar modo un mutuo ristrutturazione prima casa, che oltretutto permette di accedere alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali. Requisito indispensabile, dunque, è che l’immobile sia adibito ad abitazione principale. Il possessore e il suo nucleo familiare devono dimostrare di dimorare abitualmente nella abitazione attraverso l’autocertificazione o dai registri anagrafici.

Tale tipo di prestito viene erogato per finanziare tutti quegli interventi relativi alla ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica dell’immobile stesso, interventi che possono essere di manutenzione ordinaria e straordinaria.

La durata del mutuo può variare da 5 anni fino a 30 anni con interessi a tasso fisso o variabile. L’importo del mutuo non può superare l’80% del valore dell’immobile.

A differenza del classico mutuo prima casa, quello per le ristrutturazioni può essere erogato sia in un’unica soluzione sia “a stato avanzamento lavori” (SAL).

I documenti necessari per ottenere il mutuo ristrutturazioni dall’istituto di credito, oltre ai soliti che occorrono per il classico mutuo prima casa, variano in base al tipo di lavoro che si prevede di effettuare.

Se si tratta di lavori di manutenzione ordinaria, occorrerà un preventivo di spesa dell’impresa che si occuperà dei lavori o di un professionista abitilitato.

Se invece si tratta di lavori di manutenzione straordinaria, non basta il solo preventivo di spesa, ma anche il progetto edile insieme alla domanda di autorizzazione edilizia al Comune, oppure la denuncia di inizio attività

I lavori di ristrutturazione con grandi opere hanno bisogno, oltre al preventivo di spesa, anche la concessione edilizia e la ricevuta del versamento del contributo all’amministrazione comunale.