Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici aggiorna le NTC del 2008 relative agli standard antisismici, differenziati tra edifici nuovi ed esistenti.
L’opportunità o meno di differenziare gli standard di sicurezza sismica tra edifici esistenti e nuove costruzioni è stata al centro di un lungo dibattito: applicare all’esistente le norme antisismiche che valgono per il nuovo avrebbe creato obblighi troppo onerosi o materialmente inapplicabili. Si è, quindi, deciso di differenziare tali obblighi, riservando alle nuove costruzioni gli standard più elevati.Nel nostro Paese oltre 6 milioni di edifici sono a rischio sismico; oltre il 70% del totale degli edifici è stato realizzato prima delle norme antisismiche, tra questi oltre il 50% delle scuole, che dovrebbero essere i luoghi più sicuri; il 55% degli edifici italiani ha oltre 40 anni di vita, oltre 11 milioni di edifici sono in stato di conservazione mediocre o pessimo e si avvia rapidamente a fine vita.
Il documento approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici dovrà ora passare in Conferenza Stato-Regioni per poi confluire in un decreto interministeriale, redatto dal Ministero delle Infrastrutture, da quello degli Interni e dal Dipartimento della Protezione civile. Poi sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sostituirà le NTC 2008 (DM 14 gennaio 2008)
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