Piano Edilizia scolastica 2018-2020: la nuova programmazione triennale nazionale.

Con protocollo siglato il 22 novembre scorso per il Piano Edilizia scolastica 2018-2020 dal Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), Bei (Banca europea per gli investimenti), Cassa Depositi e Prestiti e Presidenza del Consiglio dei Ministri, verranno stanzianti maggiori fondi per le provincie per gli interventi di edilizia nelle scuole, per la loro manutenzione e la messa in sicurezza, inserendo obbligatoriamente tali interventi nell’Anagrafe Nazionale a loro dedicata.

L’impegno finanziario statale stabilito dal protocollo per la programmazione triennale, potrà sovvenzionare lavori per 1,3 miliardi di euro al netto degli interessi del mutuo.

La Cassa depositi e prestiti finanzierà le Regioni dopo che la Banca Europea per gli investimenti avrà stanziato le risorse che verranno destinate agli enti locali che avranno già attivato gli interventi secondo la graduatoria di priorità predisposta dalle regioni.

Il Piano Edilizia scolastica 2018-2020 per l’edilizia prevede criteri di assegnazione delle risorse in base alla popolazione scolastica e non al numero delle scuole. Difatti con il precedente criterio molte provincie erano penalizzate in quanto hanno un minor numero di edifici ma un maggior numero di studenti.

Le Regioni identificheranno gli enti beneficiari in base al livello di progettazione, l’eventuale completamento dei lavori e la loro sostenibilità.

Le priorità alle quali le Regioni dovranno attenersi per il Piano Edilizia scolastica 2018-2020 sono:

  • interventi di adeguamento sismico,
  • nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti,
  • interventi per ottenere il certificato di agibilità delle strutture,
  • interventi per l’adeguamento alla normativa antincendio previa verifica statica e dinamica dell’edificio,
  • ampliamenti o nuove costruzioni.