Con la pubblicazione del bando in cui saranno definiti i criteri di selezione dei progetti che i Comuni dovranno presentare entro il 30 novembre 2015 per accedere ai 200 milioni di euro disponibili prende ufficialmente il via il Piano nazionale per il recupero delle periferie attraverso la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate, sponsorizzato dall’architetto Renzo Piano
Nel bando, di prossima pubblicazione, saranno indicati in dettaglio i criteri per la per la composizione della commissione giudicatrice, l’indicazione dei criteri di selezione dei progetti e le cadenze delle varie fasi del Piano.
I progetti presentati verranno valutati in base ai seguenti criteri:
- riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale;
- miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali ed educativi e alla promozione delle attività culturali, didattiche e sportive;
- tempestiva esecutività degli interventi;
- capacità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati e di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati.”
I Comuni interessati dovranno inviare entro il 30 novembre 2015 i progetti, allegando una relazione degli interventi corredata da tavole illustrative ed elaborati tecnico-economici e dal cronoprogramma attuativo degli stessi.
I progetti verranno valutati da un apposito Comitato composto da rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, dell’economia e delle finanze, dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle regioni e delle province autonome, del Dipartimento per gli affari regionali, del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, dell’Agenzia del demanio e dell’Associazione nazionale dei comuni italiani.
Dopo aver selezionato i progetti, si procederà alla stipula delle convenzioni e/o accordi di programma, tra Stato e Comuni promotori dei progetti, in cui si definiranno i tempi di attuazione degli interventi e i criteri per la revoca dei finanziamenti in caso di inerzia realizzativa.
I progetti saranno finanziati con il “Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate” con uno stanziamento di risorse pari a 50 milioni di euro sul 2015 e di 75 milioni di euro sul 2016 e 2017.