È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo 50/2016 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”) che si applica a tutte le gare indette dal 19 aprile 2016. Il nuovo Codice degli Appalti contiene elementi innovativi finalizzati a correggere alcuni aspetti penalizzanti nei confronti delle piccole imprese, consentendo agli artigiani e alle micro e piccole imprese di cogliere le opportunità del mercato degli appalti pubblici.
Tra gli aspetti di maggior favore per le piccole imprese si può incicare:
- l’obbligo, da parte della stazione appaltante, del pagamento diretto dei subappaltatori alle microimprese;
- la suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali per garantire alle micro e piccole imprese l’effettiva possibilità di partecipare agli appalti;
- la restituzione alle imprese della libertà di scelta del contratto da applicare;
- l’anticipazione del prezzo pari al 20%, pur subordinata ad una fideiussione.
Molto è possibile ancora fare, sostengono le Associazioni di categoria di settore, per ripristinare un regime di maggior tutela nei confronti delle piccole imprese, che in Europa generano il 58% della ricchezza nazionale pur vincendo soltanto il 29% delle gare d’appalto ( il 10% in Italia), ma il nuovo codice rappresenta un sensibile passo in avanti.