Presentato a fine gennaio 2016, a Roma, il Rapporto Oise su innovazione e sostenibilità nelle costruzioni da parte di Feneal, Filca, Fillea e Legambiente. Riqualificazione dei condomini, efficientamento energetico, messa in sicurezza del territorio sono le leve individuate per innescare una fase di ripresa.
Dal 1998 a oggi sono stati realizzati oltre nove milioni di interventi di recupero edilizio grazie alle detrazioni fiscali e dal 2007 circa 2,5 milioni di efficientamento energetico, numeri importanti che testimoniano le opportunità e i vantaggia per le famiglie e per la generazione di nuovo lavoro nel settore.

La sfida rilanciata nel Rapporto alle istituzioni è di tornare a creare lavoro attraverso migliaia di cantieri di messa in sicurezza del territorio e riqualificazione del patrimonio edilizio in tutta Italia, con obiettivi energetici e di sicurezza statica e sismica, arrivando a recuperare gli oltre 800 mila posti di lavoro persi nel settore.Dalla fotografia scattate dal rapporto emerge che in questi anni difficili il settore edile non si è solo ridimensionato ma ha già spostato il proprio baricentro verso il recupero, che oggi rappresenta circa il 70 per cento del mercato complessivoL’edilizia, quindi, può rappresentare oggi un settore strategico per l’economia e lo sviluppo, andando a migliorare non solo qualità e prestazioni degli edifici, ma anche a scongiurare i rischi crescenti per le persone e il territorio legati ai cambiamenti climatici. 

Intervenire sulle prestazioni energetiche degli edifici, poi, è, oggi, una scelta che produce sia vantaggi locali, in termini di minore inquinamento, che positivi effetti per l’economia attraverso la riduzione della spesa energetica delle famiglie che mediamente tra elettricità e riscaldamento si aggira in Italia tra i 1.500 e i 2.000 euro all’anno. È nell’interesse delle famiglie che ogni edificio si doti di un libretto unico del fabbricato antisismico, energetico, del rumore. Su questo versante, la riqualificazione dei condomini è la grande assente finora degli interventi edilizi in Italia nonostante oltre 20 milioni di persone vivano in edifici condominiali. Per promuoverne la riqualificazione occorre semplificare gli interventi e introdurre specifici incentivi, perché la complessità dei lavori e le difficoltà di accesso alle detrazioni fiscali sono indicate, nel rapporto, come le ragioni fondamentali di questo stallo.

Individuare gli ambiti di intervento, tuttavia, non è sufficiente. È sottolineata, infatti, nel rapporto anche la necessità di un vero e proprio progetto industriale per il settore, per aprire i cantieri della rigenerazione edilizia attraverso soluzioni standardizzate e replicabili, che permettano di ridurre tempi e costi a fronte di prestazioni garantite in termini energetici e di sicurezza antisismica. Una sfida che si affianca alla ricerca sui materiali, alla riorganizzazione delle imprese e alla formazione dei lavoratori.