Se hai voglia di cambiare volto alla tua casa, esistono diversi tipi di modi di ristrutturare casa, per dare valore aggiunto alla tua abitazione, oltre che migliorarne l’efficienza energetica, sicurezza sismica e perché no, anche piacevole da guardare e da vivere. Occorre sapere però che è molto meno semplice di quanto si pensa. Per evitare di fare errori basta informarsi.

Qui di seguito un piccolo vademecum per capire per sommi capi come muoversi e per sapere in quali situazioni occorre o meno un permesso o autorizzazione.

Innanzitutto, occorre suddividere i lavori di ristrutturazione in due tipologie: gli interventi di manutenzione ordinaria e gli interventi di manutenzione straordinaria.

Se si tratta di interventi più estesi, invece, si definiscono grandi opere.

Gli interventi che non incidono sulla superficie e sulla volumetria dell’abitazione, sono quelli riferiti alla manutenzione ordinaria. Tra questi ad esempio sono i lavori di rifacimento e sistemazione degli impianti elettrici e idraulici, il montaggio di serramenti, i lavori inerenti alla suddivisione degli spazi interni, e inoltre il rifacimento del tetto e delle facciate, se si usano materiali e colori simili a quelli vecchi. Per tali interventi, che rientrano in questa tipologia di ristrutturazione, non è indispensabile alcuna autorizzazione o concessione edilizia.

Anche gli interventi di manutenzione straordinaria non influiscono sulla superficie dell’abitazione anche se si parla di lavori di maggior valore. Per questi occorre richiedere l’autorizzazione presso il Comune nel quale si trova l’edificio. Ne fanno parte ad esempio i lavori di realizzazione di giardini, cortili, balconi e il rinforzo delle fondazioni.

Per quanto riguarda le grandi opere, queste riguardano i lavori che modificano la volumetria o la superficie dell’edificio (come ad esempio aggiungere dei piani alla tua abitazione o aggiungere stanze). Tali opere possono essere realizzate solo dietro concessione edilizia prima di dare inizio ai lavori di ristrutturazione.