Per chi intende ristrutturare casa introducendo schermature solari e biomasse gli sconti vanno dal 50% per il recupero edilizio al 65% per il risparmio energetico e per le opere antisismiche. Dal 2016 si torna all’aliquota del 36 per cento. C’è tempo, però, solo fino al 31 dicembre.
Una delle ultime novità riguarda l’interpretazione per l’ottenimento del bonus in caso di installazione di schermature: l’Enea ha sciolto i dubbi tecnici su quali prodotti rientrano nell’agevolazione, emersi con i nuovi commi della legge di stabilità. L’applicazione è a largo raggio, confermando un’interpretazione estensiva della norma: possono usufruire dell’ecobonus del 65% scuri, tende alla veneziana, tapparelle, persiane a battente, alla veneziana o a soffietto, tende esterne a bracci pieghevoli o rotanti, a rullo, verticali, oppure per lucernari e finestre su tetto. Sono esclusi invece i gazebo, visto che il requisito primario è che la struttura sia aderente all’involucro edilizio. Di seguito una sintesi degli interventi principali che prevedono le detrazioni Irpef/Ires nel campo delle ristrutturazioni e che, ricordiamo, possono rappresentare un’opportunità per le imprese del comparto edile.

Recupero edilizio

Beneficiano dello sconto fiscale del 50% gli interventi di manutenzione ordinaria per le parti comuni di edifici residenziali condominiali. Più ampio il campo della manutenzione straordinaria: i casi principali sono bagni, cucina, porte, finestre, cappotti termici, tetti, impianti termici, elettrici ed idraulici. Per il restauro e il risanamento conservativo gli interventi più comuni sono quelli di adeguamento delle altezze dei solai, mentre per la ristrutturazione edilizia leggera sono ammessi agli sconti i lavori su balconi, facciate, lucernari, eliminazione e demolizione di volumi, traslazione di slp. Possono ottenere le agevolazioni fiscali i lavori di ristrutturazione edilizia pesante (trasformazione di locali non abitativi in abitativi come i sottotetti in mansarda o le sale hobby), la ricostruzione post-sismica e gli interventi antisismici (tamponature e tiranti), la realizzazione di autorimesse e posti auto, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la bonifica da amianto e l’acquisto di elettrodomestici di classe non inferiore alla A+.

Risparmio energetico

Tutti gli interventi ammessi godono dell’aliquota massima del 65% fino al 31 dicembre. Poi, salvo proroghe o modifiche, si tornerà al 36 per cento. Gli interventi più frequenti sono il solare termico con i pannelli solari, la caldaia a condensazione (impianti che recuperano l’energia attraverso i fumi di combustione e vapore acqueo), l’isolamento delle pareti, involucro esterno e finestre (il cappotto che permette di ridurre le dispersioni termiche), coperture, solai e intercapedini (le opere che permettono di isolare l’immobile diminuendo il fabbisogno energetico), pompe di calore, impianti geotermici e scaldacqua a pompe di calore (impianti geotermici a bassa entalpia), schermature solari e biomasse combustibili (generatori di calore).