Come già enunciato dall’Agenzia della Entrate, per poter usufruire del Superbonus 110% con la dichiarazione dei redditi, è necessario che il pagamento dei lavori avvenga attraverso un “bonifico parlante”. Dunque, per fruire della detrazione fiscale con il rimborso in 5 quote per 5 anni nella Dichiarazione dei Redditi, sarà obbligatorio effettuare il bonifico contenente delle informazioni specifiche che consentano di verificare che tale pagamento sia in relazione all’utilizzo del Superbonus.
Chiaramente, nel caso in cui si scelga lo sconto in fattura o la cessione del credito, non è obbligatorio eseguire il bonifico parlante.
Il bonifico in questione può essere si bancario che postale dal quale dovrà risultare:
- la causale del versamento in cui si dovrà specificare il riferimento al Superbonus
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione ossia di chi effettua il pagamento
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato
Per gli interventi iniziati dal 6 ottobre 2020 concernenti solo l’Ecobonus 110% (non al Sismabonus 110%), dovrà risultare anche:
- Numero della fattura pagata
- Data della fattura pagata
Oltre alle indicazioni sopra citate, perché il bonifico sia valido e utile per la fruizione delle detrazioni fiscali del 110%, è indispensabile l’inserimento dei corretti riferimenti normativi relativi ai lavori da realizzare.
Non essendo facile conoscere bene tutta la normativa di riferimento, gli istituti bancari e postali mettono a disposizione degli utenti dei moduli precompilati che aiutano a compilare in modo corretto il bonifico parlante per accedere al Superbonus.
Al momento dell’accredito del bonifico, gli istituti di credito e postali sono tenuti ad applicare la ritenuta d’acconto che attualmente è dell’8%.