Il riutilizzo delle terre da scavo potrà essere semplificato grazie ad un decreto del ministero dell’Ambiente, da emanare entro 90 giorni dall’approvazione della Legge Sblocca Italia. In particolare dovrà essere semplificato il riutilizzo dei materiali estratti dai piccoli cantieri (con produzione fino a 6 mila metri cubi) finalizzati alla realizzazione o alla manutenzione di reti e infrastrutture. Le semplificazioni non potranno essere applicate ai materiali derivanti da siti contaminati.
Prima dell’approvazione, il decreto dovrà essere sottoposto per 30 giorni a consultazione pubblica.La norma fornirà un quadro di semplificazioni unitario, ponendo fine al caos di norme regionali varate per regolare il riutilizzo dei materiali escavati nei piccoli cantieri. Si tratta di norme che la Corte Costituzionale ha giudicato illegittime perchè la gestione delle terre e rocce da scavo è una materia statale e le Regioni non possono introdurre semplificazioni normative. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, che con la sentenza 232/2014 ha dichiarato illegittima la Delibera 179/2013 del Veneto.
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