Quando si tratta di opere e lavori in condominio, l’approvazione dell’assemblea condominiale è essenziale. Questo perché i lavori possono avere un impatto significativo sulla proprietà comune e sui diritti dei proprietari. Inoltre, l’approvazione dell’assemblea è necessaria per garantire la conformità alle normative locali e per evitare eventuali problemi legali.

La legge italiana stabilisce che qualsiasi modifica, ristrutturazione o costruzione di beni comuni deve essere approvata dall’assemblea dei condomini. Questo vale anche per i lavori che coinvolgono solo una parte della proprietà comune, come ad esempio la ristrutturazione di un appartamento al piano terra. In questo caso, l’approvazione dell’assemblea è necessaria perché i lavori potrebbero avere un impatto sull’intero edificio, ad esempio sulle fondamenta o sulla struttura portante.

Inoltre, l’approvazione dell’assemblea è necessaria per garantire la conformità alle normative locali. Ad esempio, se si sta installando un nuovo impianto di riscaldamento o di condizionamento dell’aria, è necessario rispettare le normative sull’efficienza energetica e sulle emissioni. Se i lavori non sono conformi alle normative, i condomini potrebbero essere soggetti a sanzioni e multe.

Infine, l’approvazione dell’assemblea è importante per evitare eventuali problemi legali. Ad esempio, se i lavori causano danni alla proprietà di un condomino, quest’ultimo potrebbe citare in giudizio gli altri proprietari o l’amministratore del condominio per ottenere un risarcimento. Se i lavori sono stati approvati dall’assemblea, è più facile dimostrare che sono stati eseguiti in modo corretto e in conformità con le normative.

Per l’approvazione dell’assemblea, è necessario seguire alcune procedure. In primo luogo, l’amministratore del condominio deve convocare un’assemblea straordinaria per discutere dei lavori da eseguire. In questa occasione, verranno presentati i dettagli dei lavori, il preventivo e i tempi di esecuzione. Inoltre, i condomini potranno fare domande ed esprimere le proprie opinioni.

Dopo la presentazione dei lavori, si procede con la votazione. La decisione viene presa a maggioranza dei presenti, a meno che non sia previsto un quorum specifico. In genere, la maggioranza richiesta per l’approvazione dei lavori è del 50% più uno dei voti dei condomini presenti in assemblea. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta una maggioranza qualificata del 66% o del 75%.

Ci sono casi in cui occorre l’unanimità e viene richiesta quando bisogna realizzare interventi di innovazione, più o meno gravosi e, in particolare, è obbligatoria quando queste opere compromettono la sicurezza, il decoro o la possibilità di usufruire delle parti comuni dell’edificio.

Infine, l’amministratore può autorizzare dei lavori di manutenzione ordinaria senza richiedere il consenso dell’assemblea condominiale, purché il loro costo non superi il limite stabilito dalla giurisprudenza e non si tratti di interventi che alterino la destinazione d’uso o l’aspetto esteriore dell’edificio. In caso di lavori di manutenzione straordinaria urgenti, l’amministratore può ordinare i lavori ma deve poi riferirne nella prima assemblea. L’amministratore può anche agire senza previa autorizzazione dell’assemblea per riscuotere i crediti nei confronti dei condomini morosi.